22. aprile 2022

L’aborto quale «madre» di tutte le guerre

Oppure: perché la protezione dei bambini non ancora nati promuove la pace

Hartmannswillerkopf, cimitero militare della 1a Guerra mondiale, 60 km a Nord di Basilea. L’immagine di un Memoriale dei bambini uccisi prima della loro nascita potrebbe essere molto simile!

In Europa c’è di nuovo la guerra, fonte di terrore e di orrori. Come si è potuto arrivare a tanto? Ogni nuova guerra rimanda anche a una guerra in atto da decenni senza sosta, la più grande e ingiusta di tutte le guerre: quella contro i bambini non ancora nati.

Come già aveva detto Madre Teresa di Calcutta (1910–1997) ben 42 anni fa: «Parliamo della pace… Io credo che l’aborto sia oggi il più grande distruttore della pace poiché esso costituisce una guerra diretta, un’uccisione diretta – un’uccisione diretta e intenzionale da parte della madre medesima.» Inoltre: «Se una madre può uccidere il proprio bambino nel suo grembo, che cosa può trattenere voi e me dall’ucciderci vicendevolmente?» – Parole chiare che, addirittura, possono suonare dure sullo sfondo di un aborto spesso «legalizzato»… Sono state pronunciate in due discorsi che Madre Teresa aveva pronunciato in occasione del Premio Nobel per la pace assegnatole nel dicembre del 1979.

In effetti ci si deve chiedere se non sia completamente utopico sognare la pace fintanto che si ammette l’aborto… questa fondamentale ingiustizia, questa – per così dire – «madre» di tutte le guerre? Si tratta della guerra più ingiusta di tutte le guerre – perché i bambini non ancora nati sono le creature più innocenti e indifese che vi siano nella società umana. È la più grande di tutte le guerre perché ogni anno provoca nel mondo intero decine di milioni di morti, così tanti come nessun’altra guerra al mondo finora.

La pace comincia notoriamente nel piccolo, nel privato. Sebbene sembri rientrare nella dimensione privata, l’aggressione dell’aborto, con tutta la sofferenza che comporta, ha ripercussioni sull’intera società. In tal senso l’impegno per la protezione dei bambini non ancora nati rappresenta anche un impegno per la pace e promuove la pace nel mondo. E questo anche e proprio ora che è scoppiata una nuova guerra!