21. luglio 2022

La storia di una teenager che non ha più «potuto» abortire…

… e oggi è una mamma grata di due gemelline!

Le gemelline Olivia e Kendall: loro ancora non sanno quale fortuna hanno avuto prima di nascere…

Nel settembre 2021 la «legge sul battito cardiaco» texana occupava i titoli della stampa in tutto il mondo. Recentemente sui media americani si è letto di come questa legge fosse stata, per così dire, protagonista in una toccante «story»: un rapporto colmo di drammaticità ma con lieto fine!

Quando guarda le sue gemelline, la diciottenne Brooke Alexander è consapevole del fatto che, senza la «legge del battito cardiaco», Olivia e Kendall non sarebbero probabilmente più in vita. La loro nascita nel febbraio 2022 non avrebbe infatti avuto luogo… La teenager di Corpus Christi (Texas) voleva abortire ma la nuova legge sull’aborto glielo ha impedito.

Oggi Brooke è, malgrado qualche preoccupazione finanziaria, relazionale e di pianificazione del futuro, grata di avere con sé le sue bambine: «Non potrei immaginare di non averle accanto, sarebbe atroce!»

Già 17 000 bebè salvati

A seguito del rapporto del Washington Post Brooke aveva scoperto il 29 agosto 2021 di essere incinta – quindi due giorni prima dell’entrata in vigore della «legge sul battito cardiaco» texana! La legge vietava dal 1° settembre gli aborti non appena il battito cardiaco del bambino nel grembo materno potesse essere dimostrato, ossia circa dalla sesta settimana di gravidanza in poi. Era la prima volta dal 1973 che negli USA entrasse in vigore un divieto degli aborti precoci!

Secondo le stime delle organizzazioni texane per la protezione della vita la legge ha protetto dall’aborto oltre 17 000 bambini non ancora nati dal settembre 2021. Nel contempo tali organizzazioni hanno potenziato le loro offerte di aiuto con le quali danno sostegno alle madri e ai bebè come Brooke e le sue gemelline.

Nessuna data possibile

Brooke dice che inizialmente avrebbe voluto abortire. Lei e il suo compagno parimenti diciottenne, Billy High, erano insieme solo da tre mesi. Billy le aveva detto che anch’egli avrebbe preferito che lei abortisse perché non voleva perdere la sua «libertà di essere un teenager».

Ma quando Brooke voleva fissare la data per sottoporsi all’aborto, le avevano detto che tale possibilità non era più data. Ricevette indirizzi di istituti nel vicino Stato federato Nuovo Messico. Nel frattempo un’amica le aveva raccontato di un centro di gravidanza locale «pro life», dove avrebbe potuto farsi fare un’ecografia e ricevere una consulenza gratuitamente.

Un miracolo di dio

Quando la specialista in ecografie fa scorrere la sonda sul suo ventre spalmato di gel, Brooke vorrebbe che sullo schermo apparisse un feto senza battiti cardiaci… La specialista invece le annuncia sussultando: «Sono gemelli! E hanno 12 settimane di vita!» «È sicura?», chiede Brooke. «Oh mio Dio, oh mio Dio!», esclama la madre di Brooke che dice muovendosi su e giù: «È un miracolo di Dio. Noi terremo questi bebè!»

E infatti, dopo aver visto i suoi bambini non ancora nati e sentito battere il loro cuore, Brooke dice di sì alla loro vita. «Chissà che cosa avrei fatto se la legge non fosse entrata in vigore», afferma Brooke ripensandoci. «Non voglio assolutamente pensarci!»

Un bellissimo vissuto

Invero da quando era incinta la sua vita non era stata sempre facile. Aveva infatti dovuto abbandonare il suo lavoro come cameriera e la sua formazione nel settore immobiliare poiché aveva spesso la nausea in gravidanza. Anche la relazione con sua madre era tesa. Spesso aveva la sensazione che la gente la criticasse per il fatto di essere una giovane madre.

Ma dentro di sé ha anche un vissuto molto bello: per esempio quando aveva potuto comunicare alla famiglia e agli amici il sesso delle sue bambine – o tutta l’esperienza dell’attaccamento particolare che si sviluppa tra madre e bambino, da lei vissuta con le sue due gemelline – e poi il matrimonio: sì, perché Brooke e Billy si sono sposati poco dopo la nascita delle loro figlie!

Da ora: protezione a partire dal concepimento

Brooke ama le sue figlie! Per lei essere madre è del tutto naturale. Sapere di essere colei che, più di chiunque altro, può calmare le sue bambine e capire i loro bisogni, le rende più sopportabili le notti insonni…

PS della redazione di mamma.ch: Il Texas è uno degli Stati federati che, dopo la sentenza emessa dalla Corte suprema degli USA del 24 giugno 2022 (cfr. qua), hanno ulteriormente rafforzato la protezione dei bambini non ancora nati. In questo Stato federato vige ora un divieto dell’aborto sin dal concepimento. Quali eccezioni sono ammessi unicamente il pericolo di morte o il grave rischio di compromissione significativa di una funzione corporea importante della madre, tutti e due se dovuti alla gravidanza.

 

Fonte: LifeNews.com (traduzione: mamma.ch)

La mamma Brooke con le due gemelline, dietro suo marito e padre delle bambine, Billy.